Sia nei Congressi territoriali del 2017 sia in quello regionale, tutta l’AGCI dell’Emilia-Romagna si era espressa per una profonda riorganizzazione con l’obiettivo di superare la frammentazione provinciale a favore di un’unica federazione regionale.
Il 20 giugno 2018 a Bologna, davanti al Notaio, i Presidenti delle Federazioni di Bologna, di Ravenna e Ferrara, di Forlì, di Modena e Reggio Emilia e infine di Parma e Piacenza hanno firmato l’atto di fusione con la Federazione Regionale dell’Emilia-Romagna.
Continueranno ad essere operative le strutture locali così da non perdere il rapporto di prossimità e di assistenza con le cooperative. Il nuovo modello però permetterà una organizzazione più funzionale, un legame più stretto tra i territori e tra le persone che operano in Associazione, oltre che un contenimento dei costi.
“E’ una scelta che guarda avanti, coscienti del fatto che non solo c’è bisogno di ottimizzare le risorse, ma soprattutto convinti che il livello regionale è ormai da tempo il vero livello di rappresentanza, quello più importante, da presidiare con ogni forza disponibile per la tutela degli interessi delle cooperative associate. E’ in Regione che si compiono le scelte programmatiche per il destino del nostro territorio e dell’economia regionale. E’ lì che dobbiamo essere presenti e puntuali”, ha dichiarato Mauro Grossi, Presidente AGCI Emilia Romagna.