• Pronto Intervento Sociale Metropolitano

    Il Pr.I.S. (Pronto Intervento Sociale), gestito dalla Cooperativa Sociale “Società Dolce”, è un servizio previsto dall’art 22 della legge 328/00 che lo riconosce come livello essenziale di assistenza da garantire in ogni ambito territoriale a tutti i soggetti che versino in situazioni di emergenza e urgenza sociale.
    Il Pr.I.S. costituisce la risposta all’esigenza di razionalizzare e velocizzare gli interventi a rilevanza sociale legati a situazioni di particolare gravità ed urgenza, che si presentino al di fuori degli orari di apertura dei servizi sociali comunali e che hanno le caratteristiche dell’emergenza.
    Il Servizio garantisce interventi rivolti ad ogni area di emergenza sociale ovvero famiglia, minori, minori stranieri non accompagnati, disabili, anziani, adulti senza dimora, immigrati, donne vittime di violenza, donne vittime di tratta.

  • Percorsi integrati di cura: che cos’è la medicina riabilitativa

    “La medicina fisica e riabilitativa è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione della disabilità conseguente a varie malattie invalidanti, congenite o acquisite, che comportano una limitazione dell’attività e restrizione della partecipazione alla vita attiva, non solo attraverso la riduzione delle funzioni motorie, ma anche cognitive, emotive e relazionali.
    Il trattamento riabilitativo è un complesso di trattamenti che vengono effettuati non solo dallo specialista medico, ossia il fisiatra, ma anche da altre figure come il fisioterapista, il terapista occupazionale, il logopedista, lo specialista delle funzioni cognitive e comportamentali (neuropsicologo) e da altre figure che compongono il cosiddetto “Team Riabilitativo”.
    L’aspetto più importante del trattamento riabilitativo è il “Progetto Riabilitativo” che riassume tutti gli interventi che il Team effettua sul paziente dopo un attento esame delle problematiche motorie, psicologiche, funzionali, sociali ed ambientali e che delinea anche gli obiettivi che il Team si propone per migliorare la condizione del paziente al centro dell’intervento in tutte le sue sfaccettature.
    La modalità di intervento che si realizza presso il Centro Ambulatoriale Spazio Salute ricalca proprio questi dettami, ormai universalmente riconosciuti da tutte le più importanti scuole di riabilitazione mondiali e si avvale anche della possibilità di intervento in ambiente acquatico (vasca riabilitativa) e dell’ausilio dei più moderni macchinari per la terapia fisica (laser, tecarterapia).”Dott. Mario Loffredo, specialista in medicina fisica e riabilitazione
    Direttore Sanitario C.A.R.“Spazio Salute” (Bologna)

  • Madre Teresa di Calcutta

    Centro di Accoglienza per donne dai 18 ai 65 anni di età che versano in condizione di esclusione sociale, estrema povertà e senza fissa dimora.
    La caratteristica della struttura è quella di promuovere un’accoglienza dedicata, privilegiata, attenta all’identità di genere.

    Committente: Asp Città di Bologna

  • La Ginestra

    Pronta Accoglienza femminile – minori/nuclei di mamme con bambin*, che si configura come luogo in cui accogliere e gestire una ampia casistica di utenza, contemplandone le multiproblematicità, le differenze sociali, culturali e religiose, la soggettività di ogni ospite accolto, prendendosene cura e garantendone protezione sociale, convivenza positiva tra le ospiti e con il contesto circostante.

    La Pronta Accoglienza Femminile si propone quindi come campo attivo in cui ogni ospite in difficoltà (minore o adulta) possa avere ascolto, attenzione ed accompagnamento, e non percepirsi come un caso sociale da curare/integrare/reintegrare, bensì una persona che si trova a vivere transitoriamente una situazione di difficoltà, cioè in procinto di interrompere la spirale negativa legata ai propri problemi, e iniziare a risolverli.
    Lo staff affianca le mamme accolte nella ricerca del lavoro, da supporto alle minori con azioni di prevenzione dell’abbandono scolastico e/o di formazione professionale.

    (la comunità  è autorizzata ai sensi del dgr_1904 del 2011)

    Committente: Asp Città di Bologna

  • Laboratorio E-20

    Il Laboratorio di Comunità E20 rientra all’interno della progettazione del Piano Operativo della Città di Bologna: Welfare Community. Tale approccio consiste nel  considerare i singoli cittadini e le loro aggregazioni sociali (famiglie, gruppi di auto e mutuo aiuto formali e informali, organismi associativi, ecc.), non solo come potenziali beneficiari dei servizi, ma anche come risorse della comunità locale. Il laboratorio vuole pertanto essere un polo di attrazione a livello cittadino, che favorisca la contaminazione culturale e la compresenza di differenti fasce d’età e background sociale, al fine di rafforzare i legami sociali, l’inclusione di fasce escluse, la capacitazione personale e di gruppo, nonché l’attivazione dei soggetti deboli, facendo ricorso alle risorse già presenti sul territorio e a politiche innovative.

    Laboratorio E-20 si riferisce metodologicamente anche alle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia, sottoscritte da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015.

    Committente: Asp Città di Bologna

     

  • Casa Willy

    Struttura dormitorio aperta 365 giorni l’anno che dal 1/04 al 30/11 accoglie 60 persone presenti sul territorio cittadino anche in modo sporadico o transitorio. Le persone straniere che non hanno un regolare permesso di soggiorno, entrano solo su deroga da parte di ASP.

    Durante la permanenza si effettuano colloqui individuali per far emergere fragilità e risorse dell’ospite. Allo stesso tempo, il beneficiario ha modo di rivolgersi per orientamento e supporto ad uno staff formato durante tutto il periodo della permanenza.

    Committente: Asp Città di Bologna

  • Enzo Sicuri

    SERVIZI SULLA SOGLIA – CANT PRINS UDS

    Casa di Accoglienza Notturna Transitoria per adulti maschi (18-64) in temporanea situazione di emergenza alloggiativa. Società Dolce vanta una gestione pluriennale della struttura che, sin dal primo affidamento nel 2004, ha permesso un corposo e costante sviluppo della metodologia e delle prassi operative nell’idea del superamento della semplice attività di accoglienza notturna, per favorire invece percorsi di integrazione con i Servizi Sociali Territoriali che, ad oggi, hanno portato a una presa in carico globale della persona. L’impegno è quello di implementare azioni di empowerment e favorire il percorso delle persone afferenti al dormitorio al fine di trovare un’alternativa al momento del termine del percorso.

    Da Marzo 2024 al servizio Cant si sono uniti il pronto intervento sociale e l’unità di strada. Il primo è anch’esso un servizio comunale pensato per rispondere alle emergenze sociali, per chi si trova in situazioni di grave disagio o difficoltà e non ha altri riferimenti o supporti. Il prins opera sia in situazioni di emergenza sia come supporto temporaneo in attesa di soluzioni più stabili. Alcuni degli interventi più frequenti riguardano: supporto a persone in stato di crisi economica, sociale o abitativa e interventi di accoglienza: ad esempio per persone senza fissa dimora. L’unità di strada è, invece, un servizio che si occupa di monitorare e supportare, in collaborazione anche con organizzazioni del terzo settore, chi vive in strada o si trova in situazioni di forte disagio sociale, offrendo sostegno immediato e orientamento verso risorse territoriali.

    Committente:  Comune di Parma – Settore Sociale

  • Beltrame-Sabatucci

    Servizio d’accoglienza rivolto a persone adulte in condizione di marginalità e di grave esclusione sociale, anche in presenza di importanti bisogni sanitari, finalizzato alla valorizzazione delle capacità e potenzialità delle persone accolte.

    Committente: Asp Gea

  • Ciao Antonella

    Antonella ha perso la sua battaglia col Covid-19 e ci ha lasciati.
    57 anni, operatrice sociosanitaria, lavorava con Società Dolce da quasi vent’anni, prima al Centro diurno “Caserme Rosse”, poi al Centro “Anna Chiodini”, con passione e responsabilità.

    Se è vero che quel che lasciamo quando ce ne andiamo è un’eredità di storia e di vita, Antonella sopravviverà alla sua scomparsa. Resteranno per sempre nelle decine di ragazzi e ragazze con disabilità di cui si è presa cura, la memoria di squillanti “buongiorno”, il sorriso, gli sguardi, le parole e i gesti di sostegno e di tenerezza, gli stimoli a crescere e a mettersi in gioco.
    Una vita che non dimenticheremo e che continuerà ad accompagnare noi colleghi e colleghe, mentre continuiamo il percorso iniziato insieme.

  • Un saluto a Mirco

    Mirco Coffari, 58 anni, infermiere e case manager dell’hospice Villa Adalgisa ha perso la sua battaglia col Covid-19 e stanotte ci ha lasciati.
    Ciao Mirco,
    ci mancherai ogni giorno ed ogni momento. Avevi promesso che quando tutto sarebbe finito ci saremmo di nuovo abbracciati, e ora il tuo foglio degli abbracci, chi lo riempirà?
    Oggi siamo tutti tristi per avere perso un collega, un buon amico, quello su cui puoi sempre contare, che sa darti una mano, che ti sta vicino e non ti lascia mai solo. L’amico che ti regala un sorriso, quello che quando è al tuo fianco pensi che in fondo tutto si può fare. E di cose ne abbiamo fatte e ci abbiamo creduto, perché lo spirito e la motivazione erano le stesse. Ed è ancora più doloroso, perché il nostro Hospice “Villa Adalgisa” non è solo il luogo in cui lavoriamo, ma è la seconda casa di tutti noi, quella che abbiamo scelto di costruire insieme, dov’è meraviglioso stare, confrontarsi, aiutare, respirare e dare amore.
    Sarà dura senza di te, ma è per te che troveremo la forza per andare avanti, nonostante tutto.
    Grazie per ciò che ci hai insegnato, per quello che hai dato a ciascuno di noi.
    I tuoi colleghi amici di “Villa Adalgisa” ti accompagnano col cuore nel tuo viaggio.