Un convegno su “Violenza di genere e salute mentale nei percorsi migratori delle donne”, per affrontare da un punto di vista tutto femminile il fenomeno migratorio e stimolare le istituzioni a costruire politiche di accoglienza mirate al genere.
È questo, il tema dell’incontro organizzato lo scorso 5 ottobre, a Ravenna, dalla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, in collaborazione con l’associazione Femminile Maschile Plurale e Porte Aperte, che ha avuto tra i relatori Soflai Sohee Soheila, coordinatrice di Società Dolce.
Nel comune romagnolo, la cooperativa gestisce Casa Maria e Casa Dunya, strutture di accoglienza per donne e minori richiedenti asilo, che in due anni hanno ospitato 77 migranti, inserite in progetti d’integrazione, di uscita dalla tratta, di formazione e reinserimento lavorativo. Ma non solo: “La violenza di genere – ha spiegato Soflai – e le sue conseguenze sul piano psicofisico, in un centro di accoglienza femminile è una realtà viscosa, una sorta di guaina scomoda, che ogni ospite si trova ad indossare. Per questo, per le donne il percorso è duplice, d’integrazione e di cura”.
Nel 2016, 18.594 donne hanno chiesto asilo in Italia, provenienti soprattutto dall’Africa Sub-Sahariana, scappate da violenze nel proprio Paese e di nuovo vittime nelle traversate, nei centri rifugiati libici, sui barconi dopo viaggi di mesi, in condizioni disperate.
“Lavoriamo in tandem con la Casa delle Donne – ha detto Soflai – e con tutte le realtà del territorio, perché la vera integrazione passa attraverso la conoscenza diretta, l’esperienza personale e la possibilità di esprimersi in italiano”.
Numerose le voci ascoltate durante il convegno: Elvira Reale, del progetto Dafne dell’ospedale “Cardarelli” di Napoli, Marco Trevia, dell’AUSL di Reggio Emilia, Giovanni Rovina del coordinamento sociosanitario dell’AUSL di Parma, Simona di Marco della AUSL Romagna e tutte le realtà coinvolte nell’accoglienza delle donne rifugiate, da Società Dolce, a Camelot, alla Casa delle Donne. A moderare, Giovanna Piaia, assessore ai servizi sociali del Comune di Ravenna.
Scopri i progetti di Casa Dunya e Casa Maria – “Tandem e non solo – Cooperativa Sociale Società Dolce”, relazione di Soheila Soflai Sohee
PUBBLICATO IL 10/10/2018