Mercoledì 25 gennaio 2023 si è svolta l’Assemblea del Settore Fragilità della Cooperativa sociale Società Dolce.
Ha avviato l’assemblea Carlo Brighi presentando il programma della mattinata; Lucio Serio ha ringraziato tutti per i risultati raggiunti e per il grande impegno profuso nel lavoro. Ha raccontato di come questo settore negli anni si sia ampliato, diventando una parte sempre più importante della Cooperativa e di come si sia evoluto e abbia dimostrato di affrontare con successo molte sfide, anche difficili, così come è all’altezza di superare quelle presenti e quelle future. Ha proseguito Chiara Roccatagliata, che ha parlato del valore della comunicazione in questo lavoro, rilevando che la sua funzione è diventata indispensabile per migliorare tutti i servizi e, a questo proposito, presto verrà formato un gruppo di lavoro specifico con lo scopo di creare una comunicazione efficace e incisiva al servizio del settore. Alessio Folli ha illustrato i nuovi cambiamenti a riguardo dell’informatizzazione dei servizi che serviranno a classificare sempre più e sempre meglio i dati utili al lavoro, così da avere risposte più chiare e precise per realizzare rapidamente ed efficacemente gli obiettivi prestabiliti.
Margherita Chiappa ha condiviso quanto è stato fatto durante l’Assemblea estiva a Monte Sole e ha ricordato le parole chiave che avevano contraddistinto quella giornata: responsabilità, fiducia , motivazione e consapevolezza.
Il programma dell’assemblea è proseguito con la divisione dei presenti in quattro gruppi distinti, ognuno dei quali ha avuto il compito di discutere su un argomento specifico, un “focus” su cui riflettere e dibattere per trarne delle idee utili nel lavoro. Si sono condivise opinioni su eventuali nuovi percorsi da progettare e sviluppare insieme in futuro. I gruppi si sono focalizzati sui seguenti servizi: Il servizio Pris (Pronto intervento sociale). I servizi riguardanti l’Abitare. I servizi rivolti alla Gea (Grave emarginazione adulta) e i servizi rivolti a Minori e ai Migranti.
Riassumere in poche parole quello che è emerso è un impegno piuttosto arduo. Tutti i gruppi però hanno puntualizzato che la formazione specifica sul proprio servizio deve aumentare, in modo da poter gestire il lavoro con più professionalità. Ridurre l’avvicendamento del personale garantirebbe la formazione di gruppi di lavoro più stabili e duraturi e quindi più efficienti. Lavorare con le persone senza dimora non è solo soddisfare i bisogni primari ma cercare una via di uscita dalla condizione di disagio. Nell’ipotetico tragitto che una persona può fare per arrivare ad un lavoro e a una casa dalla strada ha necessità di trovare un ambiente umano e familiare, anche in un centro di accoglienza, in un dormitorio, in un centro diurno o in un’alloggio di transizione ed è proprio su questo su cui si deve lavorare di più. Oltre a ciò sono state fatte riflessioni su due gruppi molto vulnerabili: i minori e i migranti che necessitano soprattutto di progetti formativi efficaci e concreti. Ampliare gli orizzonti uscendo dagli schemi abituali per trovare per nuove soluzioni ai problemi che man mano si presentano! Arrivederci al prossimo incontro!
PUBBLICATO IL 01/02/2023