“I bilanci del 2016 si sono chiusi – finalmente – con numeri positivi in quasi tutti i comparti. L’economia bolognese, insomma, si è rimessa in moto e la Regione Emilia Romagna sta tornando ad essere locomotiva d’Italia”. Queste le prime parole dell’editoriale di Matteo Naccari sulle pagine di Top 500 (l’analisi annuale delle prime 500 imprese di Bologna e provincia sulla base del fatturato 2016, presentata in data 8 dicembre 2017 con un inserto de Il resto del Carlino).
Segnali positivi confermati anche per il comparto cooperativo all’interno dell’economia provinciale di Bologna. Le stime relative all’anno 2016 parlano di un fatturato aggregato di oltre 19,5 miliardi di euro, rappresentando di fatto, con 52 cooperative e più di 84.000 lavoratori, l’11,2% delle Top500.
Un apporto importante viene dalla cooperazione sociale che rappresenta nello specifico il 9% delle imprese in classifica. “In generale, ci sono molti segnali positivi di un miglior andamento dell’economia”, afferma Rita Ghedini, presidente di Legacoop. Per coloro che si occupano di servizi, continua, “molto dipenderà dall’andamento delle commesse pubbliche, che sono ancora la parte preponderante. Anche se, in alcuni comparti, cominciano a crescere gli appalti privati”.
Società Dolce migliora ancora la sua posizione, salendo al 116° posto nel 2016 (125° nel 2015), e mantiene anche quest’anno il primato tra le cooperative sociali presenti nella Top500; inoltre, con i suoi 2.978 lavoratori in attività si piazza al 15° posto per numero di dipendenti nella classifica generale.
PUBBLICATO IL 21/03/2018