Quando lo spazio crea bellezza
“Mondo interno e mondo esterno si incontrano inaugurando nuovi confini interiori e nuovi accessi a inedite possibilità.” Ugo Morelli
Meta Morfosi Asp è un’associazione di Bologna che si occupa della diffusione del Playback Theatre nel territorio. Il Playback Theatre nasce come una delle forme sperimentali delle esplorazioni teatrali degli anni settanta che cercavano di coinvolgere il pubblico e di portare il teatro più vicino alla realtà quotidiana. Per fare questo Jonathan Fox ha unito lo storytelling con le teorie sistemico relazionali e i metodi attivi. Da allora Il Playback Theatre si è diffuso in tutto il mondo con compagnie e praticanti in oltre 30 paesi, con performance che costituiscano momenti di incontro regolare per le persone e le comunità in cui, attraverso questo metodo, si condividono aspetti della propria vita.
Meta Morfosi ha vissuto negli anni una profonda collaborazione con diversi centri di accoglienza della realtà bolognese, in particolare con il Centro Beltrame, Casa Willy, Casa Mila, Madre Teresa di Calcutta, il Laboratorio E20, il Centro Rostom, creando rituali comunitari di Playback Theatre.
Questi rituali comunitari si sono basati sulla narrazione e restituzione artistica delle storie delle persone onorate nella loro particolarità ed elevate ad una dimensione transpersonale, come accade nei rituali. Il Playback Theatre focalizza l’energia individuale e di gruppo in modo tale che il pubblico viene coinvolto in un’esperienza dove spesso le persone si sentono contemporaneamente piene di energia e rilassate, con un senso di rinnovamento fisico e psichico. Si esce infatti da una performance aperti e risvegliati nei confronti del mondo. Questo effetto non è diverso da quello che la gente ha sperimentato da tempo immemorabile dopo speciali cerimonie comunitarie.
Da queste esperienze è nato il profondo desiderio di rendere stabile una realtà teatrale che desidera portare bellezza in luoghi per lo più attraversati da sofferenza. Così è nata l’idea di connotare il Centro San Sisto con un teatro stabile di comunità come luogo di incontro e fruizione da parte della cittadinanza, delle scuole, di giovani, di chi decide di trascorrere tempo a teatro ma in un un luogo insolito che può diventare conosciuto e più familiare.
Un teatro di comunità che attraverso lo strumento del Payback Theatre possa creare rituali di narrazione e ascolto molto poetici e profondi dove l’emozione del singolo incontra le emozioni degli altri. Una forma di teatro accessibile a tutti, dove ognuno può trovare il suo spazio.
Questo teatro di comunità nasce presso il Centro di Pronta Accoglienza S. Sisto, luogo creato nell’estate del 2017 per dare risposta all’emergenza abitativa. Il Centro ospita nuclei familiari provenienti da diverse zone della città, presenti sul territorio italiano da anni, di origine culturale e religiosa diversa che per vari motivi non sono riusciti a sostenere i costi di locazione del proprio alloggio e sono stati sottoposti a procedure di sfratto.
Il Centro abita gli spazi di un ex-ostello della gioventù che per la sua natura strutturale prevede spazi di socializzazione e vita in comune. Le famiglie accolte si trovano quindi a dover affrontare, in un momento di estrema fragilità e spaesamento, un nuovo modo di vivere, in un nuovo territorio e con nuovi inquilini. L’equipe educativa svolge un importante lavoro di comunità volto alla creazione di reti sociali sul territorio per rispondere ai bisogni diversificati delle famiglie accolte.
Occuparsi di uno spazio, caratterizzarlo con rituali artistici e di grande valore umano significa considerare che non esista un “ambiente non umano” per un essere umano; l’interno e l’intorno sono circolari e ricorsivi, sono dentro e fuori di noi allo stesso tempo.
I dualismi con cui abbiamo separato mente e corpo, essere umano e natura, dentro e fuori, introiezione e proiezione, sono sempre meno giustificabili.
I sistemi emozionali che sono alla base dei nostri comportamenti possono essere sostenuti nella loro espressione e favorire esiti di estensione e emancipazione individuale, soprattutto in percorsi guidati centrati sulle esperienze estetiche, artistiche e naturali. In queste situazioni sempre più diffuse e riconosciute, mondo interno e mondo esterno si incontrano inaugurando nuovi confini interiori e nuovi accessi a inedite possibilità.” (La bellezza che cura a cura di Ugo Morelli).
A cura di Mara Silvestri in collaborazione con Meta Morfosi Asp
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www.meta-morfosi.it
FB: Meta Morfosi Asp Playback Theatre Bologna
PUBBLICATO IL 13/09/2019