Che fosse una gita speciale lo abbiamo capito subito…
Tutti pronti dalla prima mattina e nessuno ha cambiato idea last minute.
Due furgoni sembravano anche pochi per contenere entusiasmi e voglia di evadere dalla routine e col nostro carico di splendente umanità, ci siamo avviati, ovviamente in ritardo sulla tabella di marcia, ma quelli per noi sono solo dettagli trascurabili.
Una strada dritta e a tratti tortuosa ci ha portati a destinazione tra chiacchiere, risate e un panorama mozzafiato che faceva capolino con una luce sempre diversa, a seconda delle intenzioni di un sole pigrone.
Tutti insieme (quasi 20) abbiamo scaricato bagagli e viveri, pronti ad una grigliata all’aria aperta e come sfondo il lago, quieto e trasparente.
L’imprevisto inatteso delle griglie non utilizzabili e la sorpresa dell’immensa generosità di altri gitanti che hanno pensato bene di regalarci una giornata indimenticabile, grigliando loro la carne per tutti.
Un lauto pranzo molto gradito, condiviso insieme, fuori dall’ordinarietà delle nostre vite quotidiane e per questo dal sapore del tutto diverso, con la sensazione di vivere una dimensione oltre ogni inquietudine.
La generosità e la sua forza moltiplicatrice sono stati il filo rosso di tutta una giornata, in cui la disponibilità umana si è presentata con la sua energia impetuosa e improvvisa, ricordandoci che oggi si prende ma domani si dà, in un circuito essenziale di reciprocità e di gratitudine.
Giornata scandita anche da partite a briscola con un mazzo di carte rabberciato, bagno al lago o gavettoni per i più indecisi, cocomero extra large, passeggiate o semplice desiderio di contemplazione, nella serenità sprigionata dalla natura intorno.
“Tornerei anche domani” dice Stefano, mentre Caterina è la prima volta che vede un lago e “di certo non farò il bagno perché ho paura” afferma poi, mentre Abdeljalil dice che “è stato un modo per dimenticare i pensieri negativi”.
Sicuramente è stato un momento di condivisione reale, ciascuno con la propria energia e fragilità, a ricordare che evadere dai recinti quotidiani deve essere un piacevole imperativo.
Centro di Accoglienza Beltrame-Sabatucci
PUBBLICATO IL 06/09/2021