Alla Residenza Ianus di Palmanova, Udine, c’è stata fatta grande festa per i 100 anni di Antonio Comar, alla presenza del festeggiato, dei familiari, degli operatori di Società Dolce e del vicesindaco del Comune di Monfalcone, Paolo Venni.
Nato a Cervignano del Friuli il 5 novembre del 1918, figlio unico di genitori contadini a servizio, Antonio è cresciuto nella casa della nonna, ad Aquileia. Rimasto presto orfano, dopo un periodo trascorso a Ruda, nel 1939 viene chiamato alle armi, in aviazione: “La mia fortuna ai tempi della guerra è stata quella di aver fatto i cinque anni di servizio militare a Roma – racconta – e di non finire mai sul campo di battaglia. Ai tempi , il mio reggimento si salvò, perché era considerato di riserva”.
Dopo la guerra, Comar lavora come manovale alla Fincantieri, a Monfalcone e si sposa. “Ho conosciuto mia moglie, Ester, mentre aiutavo il padre contadino. Abbiamo avuto due figlie educate e amorevoli, Lorena e Rosanna. La vita con la mia famiglia è stata bella, con momenti di gioia e di dolore. Oggi sono nonno di Alex e Giada, che ho curato come se fossero figli miei. Non pensavo di raggiungere questo traguardo e ne sono contento. Ma la gioia più grande è di avere figlie, genero e nipoti riuniti per festeggiarmi. Manca solo mia moglie Ester, che porto nel cuore.”
La famiglia, gli affetti, il lavoro: sono questi i punti di forza di Antonio Comar, che con la saggezza di un secolo di esperienza, pare volerci indicare la strada per la serenità.
PUBBLICATO IL 21/11/2018