a cura del dott. Fiorinto Scirgalea, psicologo area sociosanitaria di Società Dolce
Lo psicologo è una figura sempre più presente nelle residenze per anziani e il suo ruolo assume un aspetto fondamentale, ha il compito primario di promuovere il benessere psicofisico degli ospiti operando attraverso un modello di cura bio-psico-sociale centrato sulla persona. Questo comporta la promozione del benessere non solo degli utenti, ma anche del nucleo familiare e del personale che si prende cura dell’anziano all’interno della struttura.
Per questo motivo lo psicologo all’interno delle realtà residenziali per anziani opera soprattutto su tre principali ambiti di intervento: l’ospite, la famiglia e il personale lavorativo.
In occasione della giornata dedicata all’Alzheimer si pone l’accento sull’ambito di intervento con l’anziano istituzionalizzato.
La presa in carico globale dell’anziano prende in considerazione sia la sfera cognitiva che quella emotivo-affettiva.
Alla sfera cognitiva, si affianca quella sociale ed emotiva, ponendo particolare attenzione alle problematiche di routine quotidiana, Attraverso un lavoro di collaborazione con il personale della residenza, si promuovono i possibili interventi psico-comportamentali di supporto.
Tra le progettualità nelle CRA gestite da Società Dolce spiccano:
PROGETTO MEDITAZIONE
L’obiettivo della meditazione è quello di riuscire a concentrare l’attenzione su noi stessi, seguendo percezioni, sensazioni, pensieri ed emozioni, o sull’ambiente esterno al fine di raggiungere un livello di maggior consapevolezza e di calma interiore.
Attraverso la meditazione è possibile:
– Instaurare una profonda connessione tra corpo e mente;
– Ritrovare la fiducia in noi stessi;
– Migliorare le nostre prestazioni;
– Prendere consapevolezza delle nostre emozioni;
– Eliminare lo stress;
– Ritrovare l’armonia fisica e mentale.
GRUPPO ALLENA-MENTE
Obiettivo: contrastare il rallentamento e il declino delle abilità cognitive.
Esercizi di:
– memoria verbale, per ricordare coppie di parole;
– memoria visiva, con la visualizzazione di un’immagine per ricordarne poi gli elementi principali;
– fluenza verbale, per ritrovare parole che iniziano e contengono una sillaba particolare;
– capacità di astrazione, ad esempio con l’indicazione di scrivere sinonimi o contrari di determinate parole;
– orientamento spaziale, con l’invito a ricordare la posizione di determinati oggetti su un tavolino;
– attenzione uditiva, con il compito di segnare tutte le volte che ascoltando un discorso viene pronunciato il nome di cibo o viene citato un colore.
(image @freepik)
Leggi anche “Donne e caregiving: lo stress invisibile” a cura di Fiorinto Scirgalea, Psicologo dell’area Socio Sanitaria di Società Dolce, e Sara Saltarelli, Responsabile Servizi Domiciliari e Sanitari di Società Dolce, pubblicato sulla rivista Welfare Oggi n.2/2023: https://www.periodicimaggioli.it/rivista/welfare-oggi/
PUBBLICATO IL 19/09/2023